Mala Strana fa parte dei luoghi di Praga abitati da più lungo tempo. Si trova lì anche la più antica via di Praga, via Josefova, il cui tracciato è rimasto immutato per più di mille anni. Via Mostecka conduce dal Ponte Carlo a Piazza Malostranske, fin dalle origini al centro dell’insediamento di Mala Strana. La via Nerudova, circondata da molti splendidi palazzi e da case borghesi è la via principale che conduce da Mala Strana al Castello di Praga.
Inizialmente Mala Strana era costituita da due insediamenti indipendenti nei pressi delle antiche vie commerciali. Nel 1257 il principe Premysl Otakar II cacciò gli abitanti dei luoghi sottostanti al Castello e chiamò a Praga coloni provenienti dalle regioni della Germania settentrionale che in quei borghi fondarono la Città Nuova. Dopo la fondazione della Città Nuova questa era stata rinominata “la parte più piccola di Praga” e dal XV secolo viene usato il nome di Mala Strana (alla lettera “Quartiere piccolo”, ndt.).
Con l’ascesa degli Asburgo al trono ceco nel XVI secolo Mala Strana divenne il centro della comunità italiana che si era insediata a Praga sotto la dinastia dei Premyslidi. Gli italiani eccellevano come artisti e contribuirono a dare alla città il suo aspetto rinascimentale e barocco.
Il più caratteristico edificio barocco di Praga è la suggestiva chiesa di S. Nicola a Mala Strana, finita a metà del XVIII secolo dal costruttore Kilian Ignac Dientzenhofer.
Nel periodo barocco aumentarono a Mala Strana gli edifici ecclesiastici e i palazzi nobiliari con sfarzosi giardini che anticipavano l’aspetto pittorico di Mala Strana, il quartiere storico meglio conservato di Praga.